La seppia rientra tra i molluschi privi di conchiglia e provvisti di tentacoli. La sua freschezza si riconosce dal suo aspetto lucido e dalla rigidità della carne. Squisita e povera di grassi la seppia è ottima cucinata in umido ed è questo il piatto che vi propongo. Continua a leggere
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Costine di maiale in agrodolce
Per questo piatto a base di carne di maiale, molto saporito e veloce da cucinare, è preferibile utilizzare delle parti del maiale un po’ grasse come ad esempio la coppa o le coste, perfette per chi ama spolparle!
Calamarata alla genovese
il ragù alla genovese è un classico della cucina napoletana anche se la denominazione porterebbe a pensare ben altra origine. Le ipotesi più accreditate fanno risalire l’origine del nome ad alcune osterie insediate nella zona del porto di Napoli nel periodo della dominazione aragonese (XV secolo) e gestite appunto da cuochi genovesi che erano soliti cucinare un sugo a base di cipolla con un pezzo di carne intero così da ricavarne una salsa utile poi per condire la pasta. Altre fonti storiche fanno risalire la ricetta ai marinai della “Superba” che sbarcavano a Napoli nel XVIII secolo portando con sé le loro usanze alimentari .
Con il ragù alla genovese si condiscono tradizionalmente i ziti, un tipo di pasa di grano duro di forma allungata tubolare e cava con superficie liscia, varietà tipica della tradizione culinaria meridionale , il loro nome deriva dal dialetto “ziti” che significa fidanzati, in passato infatti venivano serviti durante le cene di fidanzamento.
Altro tipo di pasta adatto a questo tipo di condimento è la calamarata di Gragnano caratterizzata da una superficie liscia e dalla forma ad anello simile alla lavorazione ad anello dei calamari. Continua a leggere