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rollè di lonza con prugne secche

E’ un secondo di carne dai tanti profumi che si può gustare caldo, accompagnato dalla propria salsina di cottura, o anche freddo abbinato ad  un chutney.
Ai tempi di Dante la lonza indicava un felino , forse una lince, ma la lonza utilizzata per questo piatto, è quella di maiale anche nota come lombo o lombata ed è il taglio ricavato dal muscolo del carrè senza gli ossi, gustoso per la quantità di grasso non eccessiva ma sufficiente a renderlo morbido.
Le prugne secche  sono ricche di minerali, di proprietà antiossidanti e sono al contempo povere di calorie, sono quindi ottime e salutari da mangiare da sole, ma si coniugano molto bene con cibi salati o dolci.

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sformatino di patate con crosta al parmigiano

Questo pietanza  può costituire anche un ottimo piatto unico e si adatta benissimo ad essere gustato nei mesi freddi dell’anno.
La patata (solanum tuberosum), appartenente alla famiglia delle solanaceae,  è originaria del Perù, della Bolivia, del Cile  e del Messico dove veniva coltivata dalle civiltà azteca e incaica. Non venne scoperta da Colombo ma dagli spagnoli di Pizzarro sulla cordigliera andina solo a metà del cinquecento. Inizialmente fu chiamata “papa” (in lingua  quechua indica appunto Solanum tuberosum) ma in Europa venne chiamata “patata” perchè confusa probabilmente con la patata dolce delle aree tropicali americane. Nella seconda metà del XVI secolo le patate giunsero in Italia (qui vennero chiamate “tartuffoli”) grazie ai padri carmelitani scalzi che insegarono come dovevano essere coltivate e raccolte. In passato, poiché molti, inopportunamente, mangiavano non i tuberi ma le foglie e i frutti velenosi  con conseguenti intossicazioni, le patate si guadagnarono una fama negativa, fu poi a causa di una terribile carestia nel 1663 che in Irlanda si cominciò a consumare patate per l’alimentazione umana.
La patata va conservata intera al fresco e al buio, ma si può preservare pure tagliata a fette in frigorifero per un paio di giorni, purchè immersa in acqua fredda, non ha invece alcuna conservabilità dopo la sua cottura.
Essa è ricca di  vitamine del gruppo B, di vitamina C, potassio, rame, ferro, cromo e magnesio. sono energetiche e favoriscono il senso di sazietà.

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