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Frolli con cedro e riso soffiato

Il nome botanico del Cedro è “Citrus medica” e si pensa che da esso siano derivati poi tutti gli altri agrumi. Il cedro originario dell’Himalaya, fu introdotto e diffuso in Italia tra il III ed il II secolo a.C. da ebrei ellenizzati che, al seguito delle navi achee approdarono sulle coste della Magna Grecia. Il cedro è poi una delle quattro piante utilizzate durante i festeggiamenti dagli ebrei che portano nella mano destra un “Lulav” cioè una composizione di piante costituita da un ramo di palma, due rami di salici e tre rami di mirto, mentre nella mano sinistra recano il frutto del cedro. La spada vegetale il “Lulav”  viene agitata nelle sei direzioni dello spazio a riconoscimento della presenza di Dio. Il significato religioso, politico e sociale del Lulav consiste nello sforzo che bisogna compiere per far coesistere il saggio con l’ignorante, il ricco ed il desiderato, colui che produce, con colui che consuma. Il cedro, “etrog” in ebraico, essendo un frutto saporito e profumato rappresenta l’uomo che alla saggezza fa seguire le buone opere.
Questi biscotti morbidi e croccanti allo stesso tempo sono ottimi da gustare a colazione ma anche dopo pranzo con un buon caf
fè .

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Dolcetti di Strudel

Lo Strudel è un dolce tipico dell’Alto Adige e la parola, in tedesco, vuol dire “vortice” infatti il termine rende proprio l’idea della struttura del dolce realizzato arrotolando nella pasta, tirata a sfoglia sottilissima, una farcitura di frutta. Secondo la tradizione popolare la giusta consistenza della sfoglia deve essere quella che permetterebbe di leggervi in trasparenza frasi d’amore. Lo Strudel pare essere una variante di un antico dolce turco chiamato “baciava” ancora oggi molto popolare in Turchia. Sembra che nel 1526 il sultano Solimano abbia diffuso la ricetta in occasione della sconfitta degli ungheresi infatti la trasformazione del “baciava” in Strudel avvenne con l’introduzione, tra gli ingredienti del ripieno, delle mele quasi assenti in Turchia ma molto popolari nell’area magiara. Con la conquista dell’Ungheria da parte dell’Austria nel 1699 lo Strudel si fece strada con successo a Vienna e poi nelle Tre Venezie.
Contravvenendo ahimè al significato della parola Strudel qui l’ho realizzato in formato dolcetti.

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Tortelli alla crema di taleggio

Il tortello è una pasta ripiena inventata molto probabilmente per recuperare avanzi della tavola. Le prime tracce del tortello risalirebbero a circa il 1100 nella Padania longobarda. E’ una invenzione della cultura medievale che sintetizza l’arte della pasta e delle torte. I tortelli si cuocevano in due modi diversi: bolliti in acqua o brodo e serviti con formaggio e spezie, o fritti e addolciti con zucchero e miele. Il taleggio è un formaggio italiano d.o.p. a pasta cruda di latte vaccino, molle e a crosta lavata, di origini antichissime, risalenti forse ad un periodo anteriore al X secolo, la sua zona di origine è la Val di Taleggio in provincia di Bergamo. Documenti risalenti al 1200 fanno riferimento ai commerci e agli scambi di cui era oggetto il Taleggio insieme ad altri formaggi.

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Montenegrina con crema di ricotta e foglie di melone al pepe di Szechuan

Per questo dolce, che per me rappresenta un arrivederci all’estate ed un caloroso benvenuto all’autunno, ho utilizzato come  base la montenegrina aromatizzata al pepe di Sichuan.
Questa spezia è in realtà  un falso pepe, originario della provincia di Sichuan  nella zona sudoccidentale della Cina, dove da millenni viene utilizzata per la sua azione antidolorifica, il suo nome botanico è zanthoxylum piperitum.
La torta montenegrina, detta anche “tenerina”, è stata così chiamata in onore di Elena Petrovich del Montenegro moglie di Vittorio Emanuele III ed è una torta tipica della città di Ferrara.

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