Provate a fare questi biscotti dando ampio spazio alla vostra fantasia e al vostro gusto: giocate con spezie ed ingredienti diversi…..divertitevi !!!
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Struffoli di Natale
L’origine degli struffoli sarebbe, per alcuni, greca ed anche il loro nome deriverebbe dal greco “strongoulos” o “stroggulos” termine che indica una forma tondeggiante. Si ritiene però più probabile l’origine spagnola di questi dolci: infatti esiste nella cucina andalusa un dolce molto simile agli struffoli ” il pinonate ” dunque la diffusione di questo dolce a Napoli potrebbe risalire al periodo di vicereame spagnolo a Napoli. Sembra poi che attraverso i conventi napoletani abbiano conosciuto una grande diffusione, in particolare le suore li preparavano per offrirli come dono natalizio alle famiglie nobili che si erano distinte per opere di carità.
La loro realizzazione è piutosto semplice, sono buonisissimi e sfiziosi da mangiare in compagnia accompagnati da un buon vino e con questi dolcetti vi auguro un anno nuovo pieno di serenità e dolcezza!
Frolli con cedro e riso soffiato
Il nome botanico del Cedro è “Citrus medica” e si pensa che da esso siano derivati poi tutti gli altri agrumi. Il cedro originario dell’Himalaya, fu introdotto e diffuso in Italia tra il III ed il II secolo a.C. da ebrei ellenizzati che, al seguito delle navi achee approdarono sulle coste della Magna Grecia. Il cedro è poi una delle quattro piante utilizzate durante i festeggiamenti dagli ebrei che portano nella mano destra un “Lulav” cioè una composizione di piante costituita da un ramo di palma, due rami di salici e tre rami di mirto, mentre nella mano sinistra recano il frutto del cedro. La spada vegetale il “Lulav” viene agitata nelle sei direzioni dello spazio a riconoscimento della presenza di Dio. Il significato religioso, politico e sociale del Lulav consiste nello sforzo che bisogna compiere per far coesistere il saggio con l’ignorante, il ricco ed il desiderato, colui che produce, con colui che consuma. Il cedro, “etrog” in ebraico, essendo un frutto saporito e profumato rappresenta l’uomo che alla saggezza fa seguire le buone opere.
Questi biscotti morbidi e croccanti allo stesso tempo sono ottimi da gustare a colazione ma anche dopo pranzo con un buon caffè .
Dolcetti di Strudel
Lo Strudel è un dolce tipico dell’Alto Adige e la parola, in tedesco, vuol dire “vortice” infatti il termine rende proprio l’idea della struttura del dolce realizzato arrotolando nella pasta, tirata a sfoglia sottilissima, una farcitura di frutta. Secondo la tradizione popolare la giusta consistenza della sfoglia deve essere quella che permetterebbe di leggervi in trasparenza frasi d’amore. Lo Strudel pare essere una variante di un antico dolce turco chiamato “baciava” ancora oggi molto popolare in Turchia. Sembra che nel 1526 il sultano Solimano abbia diffuso la ricetta in occasione della sconfitta degli ungheresi infatti la trasformazione del “baciava” in Strudel avvenne con l’introduzione, tra gli ingredienti del ripieno, delle mele quasi assenti in Turchia ma molto popolari nell’area magiara. Con la conquista dell’Ungheria da parte dell’Austria nel 1699 lo Strudel si fece strada con successo a Vienna e poi nelle Tre Venezie.
Contravvenendo ahimè al significato della parola Strudel qui l’ho realizzato in formato dolcetti.