Archivi autore: Iole

Tortelli alla crema di taleggio

Il tortello è una pasta ripiena inventata molto probabilmente per recuperare avanzi della tavola. Le prime tracce del tortello risalirebbero a circa il 1100 nella Padania longobarda. E’ una invenzione della cultura medievale che sintetizza l’arte della pasta e delle torte. I tortelli si cuocevano in due modi diversi: bolliti in acqua o brodo e serviti con formaggio e spezie, o fritti e addolciti con zucchero e miele. Il taleggio è un formaggio italiano d.o.p. a pasta cruda di latte vaccino, molle e a crosta lavata, di origini antichissime, risalenti forse ad un periodo anteriore al X secolo, la sua zona di origine è la Val di Taleggio in provincia di Bergamo. Documenti risalenti al 1200 fanno riferimento ai commerci e agli scambi di cui era oggetto il Taleggio insieme ad altri formaggi.

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Divertissement di ravanelli

Il ravanello, rapanello o ramolaccio, è una radice di forma sferica o allungata della pianta “Raphanus Sativum” appartenente alla famiglia del daikon, una radice coltivata sia in Giappone che in Cina. Sono ortaggi estivi che però, grazie alle colture in serra, si trovano nei mercati tutto l’anno. Il ravanello, di cui se ne conosce sia la varietà rossa che bianca, è molto ricco di vitamina B, C e di ferro. E’ noto fin dall’antichità come attestano dei ritrovamenti fatti nelle diverse civiltà antiche della Grecia, della Cina e dell’Egitto. Il medico greco antico Androcide ne consigliava l’uso ad Alessandro Magno per evitare le conseguenze dannose dell’uso eccessivo del vino, ed ai tempi dell’impero romano i ravanelli erano impiegati per favorire il sonno questo in virtù della presenza di vitamina B e delle sue proprietà tranquillanti.

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Cipolline rosolate

La base di questo piatto è un tipo di cipollina bianca e dolce,  molto indicata è la pregiata cipollina borettana coltivata sin dal 1400 a Boretto, comune in provincia di Reggio Emilia. E’ una varietà  nota anche come cipolla piatta di Como o di Rovato ed ha un importante valore nutrizionale perché ricca di molti sali minerali.
Vi suggerisco questo modo semplicissimo  di cucinarle, ereditato da mia nonna, che regala delle cipolline deliziose da gustare sia come contorno che come antipasto freddo.

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la “Ricotta”

Il nome ricotta deriva dalla parola latina “recoctus” cioè cotto due volte infatti essa si ottiene dal riscaldamento del siero residuo della lavorazione che ha già subito una cottura per la produzione del formaggio. La ricotta era ben conosciuta dagli antichi tanto da essere citata anche nel IX libro dell’Odissea ma fu dimenticata nel Medioevo mentre pare che sia stato Francesco d’Assisi ad insegnare nuovamente ai pastori del Lazio a produrre questo formaggio dimenticato, vera o falsa che sia questa storia effettivamente la ricotta è un formaggio povero fatto con la parte più umile del latte ma al contempo si presenta bianca  e celestiale e sicuramente tali caratteristiche la accomunano all’immagine del Santo. La ricotta è anche il titolo di un’opera di Pier Paolo Pasolini nella quale il semplice formaggio diventa il pranzo del protagonista, un semplice popolano ignorato e disprezzato dal mondo borghese che lo circonda. Mi piace anche ricordare la favola della ricottina che mi veniva raccontata quando ero piccola: ” C’è una contadina che si chiama Marietta. La contadina aiuta sempre un suo vicino pastore e un giorno, il pastore, le regala una ricotta. Marietta è molto contenta, prende la ricotta, la chiude in un cestino e mette il cestino sulla sua testa. Mentre cammina per tornare a casa, Marietta pensa: ” ora vendo la ricotta e con i soldi compro una gallina.. Poi faccio fare molte uova alla gallina, le vendo e con il soldi compro un coniglio. Faccio fare molti cuccioli al coniglio, li vendo e con i soldi compro un maiale, lo faccio ingrassare e lo vendo, con i soldi compro una mucca. E così guadagnerò tanti soldi per comprarmi una bella casa, abiti eleganti e tutti mi saluteranno con un inchino! Così!” Marietta si dimentica di avere la ricotta sulla testa, si inchina e la ricotta le cade e si rompe e con lei si rompono tutti i suoi sogni”.
La ricotta può essere ricavata da vari tipi di latte come quello vaccino, ovino, caprino o di bufala ed è considerato un formaggio magro ricco di proteine nobili.
Quello che vi propongo è il procedimento per realizzare in casa  la ricotta utilizzando il siero del “primosale” precedentemente prodotto ed alla cui  ricetta “il mio primosale“,  vi rimando.

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