Archivi autore: Iole

Lasagnetta bolognese

Il termine lasagna denomina una delle più antiche forme di pasta generalmente rettangolari o a nastro. L’origine etimologica del termine sembra collegato al greco “lasanon” ed al latino “lasanum” che indicava il treppiede da porre sul fuoco o il recipiente che serviva per la cottura dei cibi.  Il termine sembra  collegato anche al sostantivo antico “ laganon” o “laganun” indicante  una sfoglia sottile di pasta  ricavata da un impasto a base di farina di grano poi cotto al forno o direttamente sulle braci. Alpicio (25 A,c,-37 D.c.) ne parla nel suo famoso “De re coquinaria”. Nel ‘200 le lasagne erano già molto conosciute e citate da diversi autori come Jacopone da Todi e Cecco Angiolieri. L’epopea di questa pasta però iniziò trionfalmente nel Rinascimento italiano e l’attuale ricetta delle lasagne alla bolognese potrebbe risalire alla fine del seicento durante i fasti dell’epoca barocca a cui la ricetta ben si addice per la sua ricchezza di ingredienti e gusto.

Continua a leggere

Dolcetti di Strudel

Lo Strudel è un dolce tipico dell’Alto Adige e la parola, in tedesco, vuol dire “vortice” infatti il termine rende proprio l’idea della struttura del dolce realizzato arrotolando nella pasta, tirata a sfoglia sottilissima, una farcitura di frutta. Secondo la tradizione popolare la giusta consistenza della sfoglia deve essere quella che permetterebbe di leggervi in trasparenza frasi d’amore. Lo Strudel pare essere una variante di un antico dolce turco chiamato “baciava” ancora oggi molto popolare in Turchia. Sembra che nel 1526 il sultano Solimano abbia diffuso la ricetta in occasione della sconfitta degli ungheresi infatti la trasformazione del “baciava” in Strudel avvenne con l’introduzione, tra gli ingredienti del ripieno, delle mele quasi assenti in Turchia ma molto popolari nell’area magiara. Con la conquista dell’Ungheria da parte dell’Austria nel 1699 lo Strudel si fece strada con successo a Vienna e poi nelle Tre Venezie.
Contravvenendo ahimè al significato della parola Strudel qui l’ho realizzato in formato dolcetti.

Continua a leggere

Fritto di alici

Se avete un po’ di tempo e pochi soldi correte al mercato e comprate un po’ di alici fresche per farne una sfiziosissima frittura. Il termine alice deriva dal latino hallex, che indicava una salsa simile al garo fatta con interiora fermentate di pesce. L’acciuga, detta anche alice, è un pesce diffuso in tutto il Mediterraneo, nell’Atlantico e nel Baltico ed appartiene alla categoria del pesce azzurro. Le acciughe vivono in branchi e si nutrono di crostacei e piccoli pesci. Una alice fresca si riconosce dall’odore delicato e gradevole, dall’aspetto brillante del corpo, dalle carni sode con squame aderenti, dal colorito rosaceo delle branchie e dall’occhio vivo e sporgente. Sono ricche di grassi omega 3 e proteine. Le loro carni sono particolarmente gustose e indicate specialmente per la frittura che qui vi propongo con entusiasmo.

Continua a leggere

filetti di sgombro in salsa delicata d’arancia

“Scomber scombrus” questo il nome latino dello sgombro conosciuto anche con il nome di lacerto o maccarello. E’ un tipico pesce azzurro estremamente vorace e proprio a questo è dovuta la sua ampia bocca con mascelle munite di piccoli denti acuminati. Questa specie, diffusa nelle acque costiere del Mediterraneo e del Mar Nero nonché del Nord Atlantico fino al Mar di Norvegia, intorno al 1960, a causa di una pesca intensiva, è stata  a rischio di estinzione. Lo sgombro presenta elevatissime qualità nutrizionali : è ricco di acidi grassi polinsaturi che conferiscono alle carni un sapore caratteristico e deciso, è ricco  di proteine facilmente digeribili ed  ha un apporto calorico modesto.

Continua a leggere