Il ravanello, rapanello o ramolaccio, è una radice di forma sferica o allungata della pianta “Raphanus Sativum” appartenente alla famiglia del daikon, una radice coltivata sia in Giappone che in Cina. Sono ortaggi estivi che però, grazie alle colture in serra, si trovano nei mercati tutto l’anno. Il ravanello, di cui se ne conosce sia la varietà rossa che bianca, è molto ricco di vitamina B, C e di ferro. E’ noto fin dall’antichità come attestano dei ritrovamenti fatti nelle diverse civiltà antiche della Grecia, della Cina e dell’Egitto. Il medico greco antico Androcide ne consigliava l’uso ad Alessandro Magno per evitare le conseguenze dannose dell’uso eccessivo del vino, ed ai tempi dell’impero romano i ravanelli erano impiegati per favorire il sonno questo in virtù della presenza di vitamina B e delle sue proprietà tranquillanti.
Ingredienti:
– ravanelli rossi
– chiodi di garofano
– emmentaler
– lattuga o altra verdura
– formaggio “primosale”
Procedimento:
- Liberate i ravanelli dalle foglie lasciando il prolungamento al capo opposto ed immergerli nell’acqua.
- Per dare ai ravanelli l’aspetto di topolini inserite, nel punto in cui avete reciso le foglie, un chiodo di garofano a mo’ di naso e, un po’ più in alto ai lati, altri due chiodi di garofano per dare forma agli occhi.
- Incidete con un coltellino affilato i ravanelli praticando un taglio al di sopra degli occhi ed inserite in ciascuno la metà di una fettina sottile di ravanello dando forma in tal modo alle orecchie.
- I topolini * a questo punto sono pronti quindi, dopo aver inserito negli stecchi per spiedini, dadini di formaggio alternandoli con foglie di lattuga o con altra verdura fresca che più preferite, chiudete gli spiedini con un topolino. BUON DIVERTIMENTO!
Note
* per la conservazione dei ravanelli “topolini” teneteli immersi in acqua fredda in frigo.